Sigh

Lo so che ha ragione, ma… sigh.

“Uno dei problemi è che facciamo finta che il digitale sia una seconda versione di quel che è stampato,” ha detto [Richard] Charkin [direttore esecutivo della Bloomsbury Publishing, la casa editrice che nel Regno Unito pubblica, tra l’altro, Harry Potter]. “Tra 10 anni ci sarà pochissima stampa nell’editoria scientifica”.

Inoltre archiviare i libri cartacei ha un costo “enorme” per le biblioteche, e i libri elettronici potrebbero essere molto utili in tal senso, ha detto.

(da Chicago Tribune, Electronic books may trasform publishing industry (traduzione mia), 21 ottobre 2009)

E infatti, nel glossario post-Francoforte di Secondo Piano…

E-book: Per l’ennesimo anno, “Premio Cenerentola.” Ma ho finalmente visto qualche Principe Azzurro con una scarpetta in mano.

Visto che non voglio certo rimanere indietro, prometto di ascoltare un audiobook (so già quale) e leggere un e-book (più problematico ma ho un’idea) entro fine anno.